È da un anno che ti guardo.
Guardo i tuoi occhi farsi più grandi e curiosi, i tuoi capelli chiari crescere in quel buffo modo svolazzante, il tuo sorriso diventare più divertito.
Da un anno, ogni mattina, mi meraviglio di quanto tu sia cresciuto. Da un anno qualsiasi cosa faccia, la faccio a metà, perché ho un occhio fisso su di te.
È da un anno che ti ascolto.
Da un anno ascolto il tuo respiro regolare mentre dormi, il tuo lieve russare quando il sonno è più profondo.
Da un anno ascolto i tuoi versi diventare sempre più simili a parole, che siano vere oppure inventate.
Da un anno ascolto il tuo pianto affamato, stanco, arrabbiato e ora, a volte, anche simulato.
È da un anno che, stia io dormendo o mangiando o parlando o lavorando, a ogni tuo minimo verso ti sento. Anche quando non ci sei.
È da un anno che ti parlo.
Ti racconto delle storie, leggo i tuoi piccoli libri. Ti parlo di te, di me, di papà. Ti chiedo come stai anche se so che non mi puoi rispondere.
Ti chiamo coi nomi più disparati perchè ogni cosa dolce, per me, sei tu.
È da un anno che ti penso.
Ti penso mentre dormo e ti penso quando il tuo pianto mi sveglia. Penso se stai bene, se sei comodo, se hai troppo caldo. Ti penso mentre lavoro, mentre parlo al telefono, mentre programmo il futuro o rivivo il passato.
È da un anno che ti tocco.
Ti lavo quando sei sporco, ti abbraccio per consolarti, o per consolare me stessa.
Cullo il tuo piccolo corpo sempre più pesante e delicatamente lo appoggio nella culla, nel lettino, accanto a me.
È da un anno che ti addormenti e che ti svegli mentre mi sto addormentando io.
Da un anno mi tocchi la faccia e mi tiri i capelli e ridi quando me ne lamento.
Da un anno hai imparato a ricambiare il mio sguardo e mi parli attraverso i tuoi occhi.
È da un anno che sono stanca, confusa, sconvolta, distratta, felice, innamorata, fiera di papà e di me, per aver fatto te.
È da un anno che non c’è più io, se non c’è un tu.
Buon primo compleanno, meraviglioso amore mio.
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